Per lavare la propria automobile non è necessario recarsi in un autolavaggio. A volte
pulire l’auto può diventare dispendioso, ma non se viene fatto in autonomia, senza recarsi in una struttura apposita.
Per riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente, bisogna scegliere
la miglior idropulitrice in commercio e mettere in campo una serie di consigli, in modo tale da riuscire a ripulire l’automobile senza graffiarla e senza danneggiarla in alcun modo. Vediamo quali sono i passaggi da eseguire.
Pulire l’auto dallo sporco superficiale
Il primo passaggio da eseguire per pulire l’auto è rimuovere lo
sporco superficiale con l’acqua. Si può utilizzare u
n’idropulitrice e quindi fare la prima parte del lavaggio. In genere, questi accessori sono dotati di una pistola ad alta pressione con tubi di grandezze diverse, a seconda del modello.
Questa fase iniziale, permette di eliminare tutto lo sporco superficiale. A seconda dell’ugello installato si tutelerà al meglio la
verniciatura.
Una pressione di circa
100 bar oppure
130 bar, non dovrebbe creare alcun tipo di danno. Gli ugelli possono essere di diverse dimensioni. Quelli a getto stretto sono ideali per le macchie più ostili.
L’insaponatura
Dopo aver concluso questa prima fase di pulizia, bisogna procedere con la pulizia vera e propria. In pratica, l’auto va insaponata con un
panno o con una
spugna da immergere in un secchio pulito con dentro l’acqua e la soluzione detergente.
Bisogna partire dall’alto verso il basso, per un’
insaponatura più omogenea possibile. Il
detergente migliore è quello che non è particolarmente aggressivo. All’interno deve contenere cere speciali per contrastare i raggi ultravioletti, le piogge acide causate dallo smog e la nebbia salina. Una volta insaponata l’auto, si procede con il passaggio della spugna.
Guanti e microfibra per pulire l’auto
Dopo aver insaponato la superficie per pulire l’auto, bisogna procedere con il passaggio della spugna. La scelta della spugna è fondamentale, in quanto permetterà di non rigare l’automobile.
Si consiglia un
panno microfibra oppure
guanti in microfibra, ideali sia per l’esterno che per l’interno. A volte hanno dei costi anche molto bassi, ma sono particolarmente efficaci. Vanno sempre passati con cura, senza strofinare e senza andare in profondità ma muovendosi con garbo. Questo è un passaggio cruciale ai fini della buona riuscita del lavaggio.
Pulire l’auto: i cerchi e la fase finale
Per pulire l’auto in maniera ideale, non si possono certo escludere le
parti metalliche. In pratica, dopo aver ripulito tutta la
parte delicata, si passa invece alla
pulizia dei cerchi.
In genere, lo
sporco superficiale principale si è già tolto con l’utilizzo dell’
idropulitrice. Però per andare più in profondità si può utilizzare anche qualche spazzola specifica che va a rifinire qualche dettaglio.
Per pulire invece la carrozzeria, chiaramente bisogna utilizzare un’altra spazzola e un detergente un po’ più aggressivo che garantirà anche un maggiore
effetto disinfettante. Conclusa questa pratica, si risciacqua il tutto con
l’idropulitrice.
L’auto poi si fa asciugare per un po’, meglio se all’ombra prima di procedere con l’asciugatura, con l’utilizzo della
pelle di daino, in modo da non lasciare gocce d’acqua residuali, né tanto meno degli aloni.